Scrittura Scientifica Parte 1: Principi Basilari

Sei uno studente alle prese con una tesi in inglese? Devi simulare la scrittura di un articolo/paper in inglese? Vorresti imparare le regole di stile per scrivere scientificamente in modo corretto? Se hai risposto sì ad una delle precedenti domande, allora sei nel posto giusto!

Da dove questa guida in articoli?

Durante la stesura della tesi ho realizzato di avere ampie difficoltà nel confrontarmi con la scrittura scientifica. Grosse crisi esistenziali si presentavano ricorrenti: posso scrivere in prima persona? Verbi in forma attiva o passiva? Periodi brevi o lunghi? Aaaaaaah! Eppure avevo studiato in inglese per un anno e letto almeno un centinaio di articoli. Ebbene dopo quell’esperienza mi sono ripromessa di migliorare!
Ho quindi trovato un MOOC (Massive Online Open Course, ovvero un bellissimo corso gratuito online) che trattava di Scientific Writing (link). Tenuto da una docente dell’Università di Stanford: Kristin Sainani, che mi ha concesso l’utilizzo dei suoi materiali per creare una guida in italiano. 

Iniziamo quindi un percorso introduttivo nella scrittura scientifica

1. Cosa caratterizza una buona scrittura?

La capacità di comunicare un’idea in modo chiaro ed efficace. Ciò implica: avere qualcosa da dire ed articolare il proprio pensiero in modo razionale. Una buona scrittura è inoltre elegante e di stile. Caratteristiche favorite dalla presenza di un buon supervisore e permesse dall’investimento in tempo e revisione.

2. Cosa caratterizza un buono scrittore?

Talento innato? Anni spesi nello studio di lettere ed inglese? Accomunati da una natura artistica? Influenza di alcool e droghe? Ispirazione divina?
Ebbene no, i requisiti fondamentali sono:

  • Avere qualcosa da dire
  • Pensare in modo logico
  • Rispettare poche, semplici regole di stile (gli strumenti che apprenderete a breve)

3. Ecco altri suggerimenti complementari alla guida:

  • Leggi, presta attenzione alle opere altrui ed imita i migliori
  • Scrivi su un giornale, blog, diario
  • Parla della tua ricerca prima di iniziare a scriverne
  • Scrivi nel tentativo di coinvolgere i tuoi lettori (non vuoi annoiarli!)
  • Smettila di aspettare l’ispirazione
  • Accetta che la scrittura è difficile per tutti
  • Rivedi il tuo materiale. Nessuno raggiunge la perfezione al primo tentativo
  • Impara ad eliminare in modo brutale. Non diventare mai troppo protettivo nei confronti delle tue parole
  • Trova un buon revisore (potrebbe essere un tuo collega, un professore, un forum)
  • Accetta la sfida!

4. Esempi di cosa non fare

Questa era la prima frase di un articolo pubblicato nel Journal of Clinical Oncology (sezione introduttiva):

“Adoptive cell transfer (ACT) immunotherapy is based on the ex vivo selection of tumor-reactive lymphocytes, and their activation and numerical expression before reinfusion to the autologous tumor-bearing host.”

Chiediti:

  • Questa frase è semplice da capire?
  • La sua lettura è interessante e piacevole?
  • E’ scritta per chiarire oppure rendere incomprensibile il messaggio?

Un elemento caratteristico della scrittura accademica: verbi fighi diventano nomi goffi

“Adoptive cell transfer (ACT) immunotherapy is based on the ex vivo selection of tumor-reactive lymphocytes, and their activation and numerical expression before reinfusion to the autologous tumor-bearing host.”

Ecco come è possibile riaggiustare la stessa frase:

“These findings imply that, at low irradiation, ascorbate radicals are produced and recycled at the same rate, but at high irradiation, they are produced faster than they can be recycled back to ascorbate.”

5. Principi di Scrittura Efficace

Partiamo da un altro esempio, preso da un articolo pubblicato su Cell:

Dysregulation of physiologic microRNA (miR) activity has been shown to play an important role in tumor initiation and progression, including gliomagenesis. Therefore, molecular species that can regulate miR activity on their target RNAs without affecting the expression of relevant mature miRs may play equally relevant roles in cancer.”

Nota l’uso di:

  1. Nomi al posto di verbi
  2. Parole vaghe
  3. Gergo tecnico e acronimi non necessari
  4. Verbi in forma passiva
  5. Grande distanza tra soggetto e verbo

Possibile riscrittura:

“Changes in microRNA expression play a role in cancer, including glioma. Therefore, events that disrupt microRNAs from binding to their target RNAs may also promote cancer.”

In conclusione ricorda:

  • Taglia parole e frasi non necessarie; impara a separarti da loro!
  • Usa la forma verbale attiva (soggetto + verbo + complemento oggetto)
  • Scrivi utilizzando i verbi. Preferisci verbi forti, evita di trasformarli in nomi e non disperedere il verbo principale.

 Per avere accesso al file in inglese originale vai qui, è condiviso tramite una cartella dropbox.

Alla prossima!

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